
Più o meno tutti conosciamo il Parental Advisory. Altro non è che l’etichetta bianca e nera apposta sugli album fisici. Serve ad avvisare il pubblico che l’album (cd o dischi) presenta contenuti espliciti, quali sesso, droga, linguaggio scurrile.
Ma da dove arriva questa “etichetta”? Colpa di Prince.
Nel 1984 l’artista rilascia Purple Rain, che ottiene un successo di pubblico enorme e gli fa guadagnare un Oscar. All’interno dell’album è presente un brano: Darling Nikki, questo brano presenta un linguaggio sessuale esplicito. L’allora moglie del senatore Al Gore (vice presidente degli Stati Uniti sotto la presidenza Clinton), Tipper Gore, sorprese sua figlia canticchiare la canzone…da lì, fulmini e saette. Insieme ad altri genitori costituì un’associazione, la Parental Music Resource Center, che stilò una lista di canzoni ritenute “inopportune”. La RIAA (Recording Industry Association of America) a quel punto introdusse una prima versione del contrassegno.
Dopo alcuni anni, la stessa RIAA apportò delle modifiche che andarono a creare l’etichetta che tutti conosciamo.