La Chiesa Madre di Rodi Garganico riapre le sue porte: un ritorno alla bellezza originaria
La Chiesa Madre di Rodi Garganico riapre le sue porte: un ritorno alla bellezza originaria
Dopo oltre sette anni di chiusura, , la Chiesa Madre di Rodi Garganico, dedicata a San Nicola di Mira, tornerà ad accogliere i fedeli. Un evento significativo per la cittadinanza, che ritrova un luogo simbolo della propria storia e tradizione religiosa. I lavori di ristrutturazione e consolidamento, avviati per garantire la sicurezza della struttura, hanno permesso anche di riportare alla luce dettagli artistici e architettonici di grande pregio.
Un luogo di fede e di storia
La Chiesa Madre ha rappresentato per secoli il punto di riferimento spirituale della comunità di Rodi Garganico. Oltre a essere il luogo di celebrazione dei sacramenti, ha accompagnato generazioni di fedeli nei momenti più significativi della vita: dal battesimo al matrimonio, fino all’ultimo saluto ai propri cari. La sua storia è profondamente legata alla cittadina, tanto che nel 1600 il Cardinale Orsini, futuro Papa Benedetto XIII, la consacrò come chiesa parrocchiale.
I lavori di ristrutturazione: un’opera necessaria
La chiusura della chiesa nel 2018 si rese necessaria a causa delle gravi condizioni del tetto. Il plafone in compensato impediva di valutare la stabilità della struttura, ma le infiltrazioni d’acqua e i danni causati dal maltempo avevano compromesso le travi e il tavolato, rendendo urgente un intervento di consolidamento. Le opere hanno interessato anche le mura perimetrali, rafforzate con fibra di carbonio per garantire maggiore sicurezza.
Il ritorno all’antico splendore
Oltre alla messa in sicurezza, la ristrutturazione ha permesso di restituire alla chiesa la sua bellezza originaria. Rimossi gli strati di intonaco, sono riemersi elementi architettonici di grande valore: le travi decorate del soffitto risalenti al 1600, l’arco trionfale in tufo locale e due cartigli storici che documentano eventi importanti della chiesa, tra cui la terza dedicazione del tempio nel 1827.
Particolare attenzione è stata dedicata anche agli altari laterali. Le tela della Trinità con Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e della Madonna di Pompei, già presenti prima degli anni ’70, sono state ricollocate, restituendo alla chiesa un prezioso patrimonio artistico. Anche le nicchie originarie del presbiterio, un tempo nascoste, sono state recuperate, ospitando nuovamente le statue di San Rocco e San Nicola.
L’adeguamento liturgico
Un’altra importante novità riguarda il presbiterio, che ora rispetta le norme liturgiche con l’introduzione di un altare e un ambone in pietra. Il nuovo altare, realizzato dall’artista Rosalba Vecchiarelli, presenta un significativo simbolo cristiano: il Pio Pellicano, immagine del sacrificio di Cristo, che nutre i suoi figli con il proprio sangue. La rappresentazione, oltre a richiamare la tradizione eucaristica, omaggia anche la cittadina di Rodi Garganico, includendo il simbolo della barca presente nel suo stemma.
Una comunità in festa
La riapertura della Chiesa Madre non è solo il recupero di un edificio storico, ma rappresenta la restituzione alla cittadinanza di un punto di riferimento spirituale e culturale. Il ritorno alle celebrazioni in questo luogo tanto amato segna un nuovo capitolo per la comunità di Rodi Garganico, che si prepara ad accogliere con gioia questo evento atteso da anni.
Non perdere il podcast con Don Fabio Clemente, che approfondirà il significato di questa riapertura e la storia della Chiesa Madre!