I Carabinieri della Stazione di San Nicandro Garganico hanno arrestato in flagranza di reato un 32enne del
posto, già noto alle Forze dell’Ordine, accusato di rapina aggravata, che dovrà rispondere anche di lesioni
personali e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.
I militari dell’Arma, allertati tramite numero unico di emergenza 112 dai dipendenti di un locale istituto di
credito e intervenuti tempestivamente, hanno rintracciato per strada l’indagato, che si era dato alla fuga a piedi
subito dopo aver sottratto con la forza ad un’anziana signora – scaraventandola a terra all’interno della banca –
circa 5.000 euro in contanti appena prelevati allo sportello.
I Carabinieri, nel corso di perquisizione personale, hanno rinvenuto indosso all’uomo quasi tutta la refurtiva
sottratta – prontamente restituita alla vittima – e un rasoio a lama libera di cui non ha saputo giustificare il
possesso.
A Torremaggiore, nell’ambito di un servizio di polizia finalizzato alla prevenzione e alla repressione dello
spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Compagnia di San Severo hanno controllato un’autovettura
sospetta che transitava in direzione del centro abitato, identificando l’occupante – un 20enne del posto – e
rinvenendo alcune dosi termo-sigillate di cocaina. Le perquisizioni, estese all’abitazione del conducente, hanno
consentito ai Carabinieri di trovare e sequestrare complessivi 200 grammi della stessa sostanza stupefacente e
alcune cartucce calibro 7,65 illegalmente detenute.
Sempre a Torremaggiore i militari dell’Arma, in seguito a un prolungato servizio di osservazione, hanno fatto
irruzione nell’abitazione di un 27enne del posto, tratto in arresto per il possesso di ulteriore sostanza
stupefacente (circa 10 grammi di hashish) e di una pistola illegalmente detenuta, anche questa calibro 7,65.
Gli arrestati, che dovranno rispondere – a vario titolo – ognuno in relazione alla propria condotta e nell’ambito di
fattispecie rubricate autonomamente, sono stati tutti associati presso la casa circondariale di Foggia.
I procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari e gli indagati, la cui posizione è al vaglio
dell’Autorità Giudiziaria, non possono essere considerati colpevoli fino alla eventuale pronuncia di una
sentenza di condanna definitiva.